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Schiaccianoci, Lo.

Balletto in due atti e tre quadri di P.I. Ciaikovski, coreografia e libretto (desunto da un racconto di E.Th.A. Hoffmann) di L. Ivanov, rappresentato la prima volta a Pietroburgo, al teatro Marijinski, il 5 dicembre 1892. La Suite sinfonica fu eseguita in anteprima nel marzo 1892 dalla Società sinfonica, ottenendo enorme successo. Grazie anche alla frantumazione scenica imposta da Ivanov, la musica di Ciaikovski, solitamente ridondante in senso melodico, appare qui asciutta, chiara ed elegante: la partitura dello S. è, da questo punto di vista, quella che maggiormente ha avuto influsso sulla musica contemporanea. Rilevante anche il ruolo della coreografia, pur più volte rimaneggiata sia nell'Unione Sovietica sia nei Paesi dell'Europa occidentale, sulla nascente corrente neoromantica del balletto moderno. Va ricordato, inoltre, che questo balletto è una delle prime composizioni in cui venne utilizzata la celesta, strumento inventato nel 1886 dal francese V. Mustel. ║ La vicenda si svolge all'inizio del XIX sec. Il primo atto è ambientato nella festa per la vigilia di Natale organizzata dal ricco sindaco, dottor Stahlbaum, per i suoi amici e i loro figli. Nel pieno dei divertimenti arriva il signor Drosselmeyer che, dopo aver intrattenuto gli ospiti con alcuni giochi di prestigio, regala a Clara, figlia del sindaco, uno schiaccianoci. Fritz, fratello di Clara, indispettito rompe il regalo, prontamente riparato da Drosselmeyer stesso. Mentre nella sala arrivano nuovi invitati, Clara, ormai stanca, si addormenta. Nel sogno della bambina la stanza, e gli oggetti in essa posti, assumono proporzioni gigantesche, mentre un esercito di topi cerca di rubare lo schiaccianoci. Mentre Clara cerca di difenderlo, esso si anima, ponendosi alla testa di un'armata di soldatini. Alla fine del combattimento rimangono lo schiaccianoci e il re Topo, che Clara riesce a uccidere lanciandogli la sua scarpetta. Improvvisamente lo schiaccianoci si trasforma in un bellissimo principe, protagonista insieme alla ragazza del secondo atto. Questo si apre con il grand pas des deux, in cui Clara e il principe si trovano in una grotta piena di pipistrelli, che rappresentano i genitori e gli amici di Clara. La grotta si trasforma nel teatrino di Clara, dove le sue bambole danzano il Valzer dei fiori. La bambina si risveglia, la festa a casa dei genitori è giunta, come il sogno, al termine e, mentre gli ospiti se ne vanno, Clara ripensa felice alla sua avventura.